REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno VI n° 6 GIUGNO 2010 - EVENTI |
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Banco di prova, davvero complesso, è il tentativo di ricomporre un’importante collezione, quella del noto scrittore e critico Ugo Ojetti, per trent’anni responsabile delle pagine culturali del Corriere della Sera. Un’impresa ai limiti dell’impossibile in ragione dell’impegno necessario per ricostruire uno spaccato, il più possibile rappresentativo, di quanto egli aveva riunito nella magnifica villa Il Salviatino sui colli di Settignano.
Le ricerche, condotte in previsione della mostra, hanno consentito di ridare innanzitutto forma ai documenti d’archivio (molti dei quali inediti e inesplorati) e, grazie a questi, risalire all’ingente collezione. Il lungo lavoro ha evidenziato come i nuclei originari e fondanti risultino le ricche raccolte dell’Ottocento e del primo Novecento, in cui trovavano posto sezioni monografiche dedicate ai Macchiaioli, tra cui Giovanni Fattori, Oscar Ghiglia e Libero Andreotti. Le raccolte di pittura e scultura erano arricchite da un imponente corpus di grafica, prevalentemente otto e novecentesca.
Il risultato di questo lungo lavoro è godibile nella mostra “Da Fattori a Casorati. Capolavori dalla Collezione Ojetti” dal 25 giugno al 12 settembre, nelle sale restaurate della palazzina liberty sede del Centro Matteucci e, dal 25 settembre al 28 novembre, nella Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Per la prima volta, a distanza di quasi mezzo secolo, il Centro Matteucci riunisce i pezzi più preziosi e rappresentativi del corpus moderno - e dunque essenziale - della collezione: da Fattori a Borrani, da Signorini a Pellizza da Volpedo, da Ghiglia a Felice Casorati, insieme a sculture di Libero Andreotti e Antonio Berti. I risultati del lungo scavo negli archivi privati del critico consentono, finalmente, di tracciare la fisionomia di una delle più prestigiose e rappresentative raccolte d’arte italiana della prima metà del Novecento, che rivela un’esperienza collezionistica unica, non solo perché puntuale riflesso di quei principi del classicismo neo-tradizionalista che guidavano la disposizione critica di Ojetti, ma soprattutto perché proiezione del suo rapporto elettivo con gli artisti prediletti, conseguenza dell’alta e assolutamente nuova concezione del ruolo del critico d’arte.
La mostra pone, dunque, all’attenzione e alla memoria storica una vicenda culturale e umana che non trova termini di confronto nel panorama del tempo, aggiungendo un contributo importante all’arte e al collezionismo italiano del primo Novecento.
Da Fattori a Casorati. Capolavori dalla Collezione Ojetti. Viareggio, Centro Matteucci per l’Arte Moderna, via D’Annunzio 28. Dal 26 giugno al 12 settembre. Orario: giugno-agosto dal lunedì a venerdì 17.30-23.30 (chiusura biglietteria ore 23.00), sabato e domenica 10.00-13.00 (chiusura biglietteria ore 12.30), 17.00-23.30 (chiusura biglietteria ore 23.00). Settembre: da lunedì a domenica 10-13 (chiusura biglietteria ore 12.30), 16.00-20.00 (chiusura biglietteria ore 19.30). Ingresso: intero 8 euro, ridotto 5 euro, biglietto family 4,50 euro. Dal 5 luglio al 12 settembre 2010 in collegamento con la mostra “Il Liberty a Viareggio” GAMC, p.zza Mazzini. Convenzione Touring Club Apertura al pubblico: sabato 26 giugno ore 10.00 Mostra a cura di Giovanna De Lorenzi con la collaborazione di Graziella Battaglia, Silvestra Bietoletti e Rossella Campana.
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