REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno VII n° 1 GENNAIO 2011 - EVENTI |
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“Senza Melozzo, il Cinquecento di Raffaello e Michelangelo non sarebbe mai esistito”. L’opinione di Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, rende perfettamente l’idea di quanto il maestro forlivese abbia “pesato” sull’intero Rinascimento. Dal 29 gennaio al 12 giugno, la sua città natale – Forlì - lo celebra con la più completa esposizione che mai gli sia stata dedicata. Al San Domenico saranno esposte, in sostanza, tutte le opere “mobili” dell’artista e sono riuniti anche gli affreschi staccati del colossale ciclo da lui creato per l’abside della Chiesa dei Santi Apostoli a Roma, ciclo disperso tra Musei Vaticani e Quirinale.
Infine un ampia sequenza di opere, selezionate per precise affinità, di artisti che a lui si ispirarono, in particolare Raffaello presente in mostra con un nucleo strepitoso di capolavori, e che di lui furono allievi, primo tra tutti Marco Palmezzano. Insieme a opere di Perugino, Benozzo Gozzoli, Paolo Uccello, a comporre un’emozionante carrellata di grandi interpreti di uno dei momenti più felici della storia dell’arte. La mostra, promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì, è curata da Antonio Paolucci, Daniele Benati e Mauro Natale. L’allestimento sarà curato dallo Studio Wilmotte et Associes di Parigi e Lucchi & Biserni di Forlì. MELOZZO DA FORLI’ L’umana bellezza tra Piero della Francesca e Raffello Musei di San Domenico. Piazza Guido da Montefeltro Forlì dal 29 gennaio al 12 giugno 2011
Orario di visita:
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