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L'opinione

Cancellare i Voucher: come buttare l’acqua sporca assieme ad un’intiera nidiata di bambini

Un pasticciaccio cui si deve dire grazie a Renzi e al PD, incapaci di governare l’Italia

Di Giovanni Gelmini

I problemi dei lavori saltuari o di poche ore settimanali sono gravi ed evidenti, sono fonte di notevoli problemi per regolare il rapporto di lavoro. Il sistema INPS e INAIL è particolarmente difficile e costoso per una famiglia o per un microimprenditore, un sistema complesso burocratico, che pretende un esperto, il quale ovviamente si fa pagare e poi non è detto che faccia le cose giuste, quindi il rischio di sanzioni è sempre dietro l’angolo. A questo punto per loro usare il lavoro nero diventa quasi una necessità, specialmente se non esiste la possibilità qualificare il lavoro come dipendente.

I voucher avevano in buona parte risolto questo problema con poca complessità e certezza. C'erano senza altro cose da migliorare, ma anche così erano un ottimo modo per mettere un freno al lavoro nero e nello stesso tempo mettere al sicuro famiglie e lavoratori sui problemi degli infortuni, IRPEF ecc.

Poi, Fornero prima e Renzi poi, hanno pensato di allargare la platea degli utilizzatori anche alle imprese che già avevano dipendenti e quindi disponevano di un sistema di contratti e gestione di INPS e INAIL gestito da competenti. Questo ha portato certamente ad un abuso del mezzo voucher non tollerabile, ma quanto di negativo questo comportasse a fronte dei sicuri benefici realizzati è veramente di difficile valutazione, come ci dice un bellissimo articolo realizzato da Valigia Blù, “Abolire o no i voucher? La storia, i dati e il dibattito

Ma allora perché questo provvedimento d’urgenza che cancella tutto e che mette nei guai tante famiglie e tanti microimprenditori?

La verità è che il rischio di un’altra sconfitta delle “buone leggi” del governo Renzi era altissimo e per il giovane rottamatore fiorentino sarebbe stata la fine della carriera politica, proprio mentre cerca di riconquistare la segreteria del PD e avrebbe causato gravissime conseguenze per la maggioranza che aveva appoggiato sconsideratamente le sue continue chiacchiere.

Anche in questo caso emerge l’incapacità da parte di Renzi e del PD di gestire il governo del paese.
Che anche la riforma del lavoro, pomposamente chiamata Jobs Act (dare un nome italiano è ovviamente sconveniente per uno sbruffone) avesse delle pecche e che le promesse fatte non avessero trovato risconto nella realtà era evidente a tutti, ma non poteva essere reso evidente realizzando quella revisione pesante che invece era necessaria.

Nei due anni passati Renzi si è occupato di propaganda politica anziché governare. La sconfessione della sua persona, realizzatasi col risultato del referendum del 4 dicembre 2016, lo ha spiazzato completamente. Pensava nella sua arroganza di convincere gli elettori che invece hanno ben capito come stavano le cose.

Per evitare una seconda sconfitta, invano Renzi ha cercato di anticipare (o non fare) il congresso del PD, ma il referendum sulla sua invenzione “Jobs Act” è arrivato a rompere i sogni del bimbo rampante. Così Gentiloni non ha avuto nemmeno il tempo di pensare a cosa fare e per salvare il suo santo protettore, ha dovuto prendere una decisione radicale quanto assurda: cancellare un mezzo importante per regolarizzare le piccole prestazioni.

Questo modo di governare ci mostra una classe politica che si preoccupa essenzialmente di mantenere il potere, ma è incapace di capire l’elettorato.
La gente è stufa di essere volutamente fraintesa dai politici e questo provvedimento mette nei guai moltissima gente. Questi di certo avranno difficoltà a dare il voto a chi fa questi pasticci in loro danno e cerca in ogni modo di impedirne l’espressione.

La cancellazione dei voucher, è solo uno dei tanti episodi che sollevano irritazione negli elettori; infatti, si può dire che ogni settimana ci sono motivi per perdere fiducia in questa maggioranza. Cito solo i salvataggi di Mizolini e Lotti.

Così, malgrado tutte le chiacchiere, il PD continua a perdere consensi e difficilmente tornerà al Governo nel 2018 dopo le elezioni. Sarà un male?
Visto quello che hanno combinato in questa legislatura direi di no.



Argomenti:   #gentiloni ,        #governo ,        #jobs act ,        #lavoro ,        #lavoro lavoro domestico ,        #lavoro nero ,        #pd ,        #politica ,        #renzi ,        #voucher



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