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 Anno V n° 2 FEBBRAIO 2009    -   MISCELLANEA


In bicicletta nella città
Pavia : un esempio per tutti di mobilità ecologica e utile!

Di Daniela Radici



 

 Pavia - Ponte coperto - foto Pierino Sacchi

A Pavia i ciclisti quotidiani sono numerosi: hanno a disposizione molte piste ciclabili e anche parte del centro, chiuso alle auto. Per chi si sposta in treno, vicino alla stazione c’è un deposito gestito da una cooperativa sociale che, oltre a noleggiare le bici e custodire quelle dei pendolari, provvede anche a piccole riparazioni.

Nei mesi estivi poi il Comune mette a disposizione oltre 40 bici a noleggio in una decina di punti dislocati in tutta la città. E’ possibile quindi visitare il centro storico di Pavia, che ospita monumenti basilari per la storia dell’arte italiana, senza usare l’auto e senza respirare troppi gas di scarico .

Cominciamo quindi il nostro giro proprio dalla stazione ferroviaria, con la bici noleggiata in loco.

 
 Pavia - Castello Visconteo - foto Pierino Sacchi
Prendendo subito a sinistra via Trieste e poi via Sauro raggiungiamo il castello Visconteo, grande edificio quadrilatero in laterizio rosso, con torrioni angolari, bifore gotiche e merlature. Fu fatto erigere da Galeazzo Visconti nel 1360 non per difesa, ma per ricevimenti e caccia, dato che dietro la costruzione si estendeva un parco di 9 km -quindi fino alla Certosa- circondato da mura, con nove porte e ponti levatoi, ricco di cinghiali, cervi e daini. Proprio quest’area fu teatro nel 1525 della sanguinosa battaglia tra Francesi e Spagnoli, sotto il cui dominio passò la Lombardia. Nel castello oggi hanno sede i Musei Civici.

Non lontano si trova San Pietro in Ciel d’oro, chiesa consacrata nel 1132. La caratteristica facciata a capanna, in mattoni e arenaria, presenta tuttora i bacini, colorati piatti in maiolica di origine orientale. L’interno a tre navate conserva la gotica arca con le ossa di Sant’Agostino, ricca di statue e rilievi in marmo scolpiti nel 1362 da lapicidi lombardi.

Percorrendo Strada Nuova (la principale arteria cittadina, che va dal Castello al fiume Ticino) si ammirano il Teatro Fraschini e la facciata neoclassica del complesso a cui hanno lavorato artisti come Pollack e Piermarini, dove ha sede l’Alma ticinensis universitas, dal 1361 prestigiosa istituzione accademica.

Una breve deviazione sulla destra ci porta al Broletto -antico palazzo del Comune- e al Duomo, una delle più importanti creazioni del Rinascimento lombardo. Vi lavorarono Bramante, Leonardo e Francesco di Giorgio.

 

 Pavia - San Michele - foto Pierino Sacchi

Tranquille viuzze di rosse case medievali portano alla raccolta piazzetta di San Teodoro, un’altra delle chiese romaniche pavesi; nella controfacciata è l’affresco famoso, raffigurante una veduta di Pavia del 1522.

Torniamo in Strada Nuova e la attraversiamo per raggiungere San Michele, la basilica di fondazione longobarda ricostruita verso la metà del sec. XII e capolavoro dell’architettura romanica. Vi ebbero luogo varie incoronazioni di re e imperatori, tra cui quella di Federico Barbarossa.
Ha una splendida facciata in arenaria, tripartita da lesene e coronata da una loggetta; i tre portali sono ornati da intagli e rilievi di figure umane e animali fantastici. Nel solenne interno, l’altar maggiore è opera dei maestri campionesi, l’abside conserva un affresco del sec. XV e la cappella destra un crocifisso del sec. X in lamina d’argento.

Usciti da San Michele, arriviamo in breve al Ticino e al caratteristico ponte coperto, ricostruzione dell’originale risalente al 1354 distrutto da un bombardamento nella seconda guerra mondiale.

 Pavia - Piazza Leonardo - foto Pierino Sacchi i
Facciamo dietrofront per ritornare al castello Visconteo e avviarci verso il piacevole itinerario su cui pedalare in sicurezza fino alla famosa Certosa. Ma di questo ne parleremo un’altra volta parleremo un’altra volta.

Info: Ufficio Promozione della Città tel 0382 399424 turismo@comune.pv.it
Noleggio bici: Coop. Il convoglio, tel 0382 462156



Ringraziamo per le foto l’autore Pierino Sacchi  



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