REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno V n° 2 FEBBRAIO 2009 - EVENTI Mostra al Triennale Design Museum |
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La mostra nasce dall’esperienza condotta negli ultimi due anni dal gruppo do-knit-yourself e Naba (Nuova Accademia di Belle Arti Milano) che insieme con Triennale Design Museum hanno creato un appuntamento settimanale, il Knit Café, che ha coinvolto un numero considerevole di appassionati e curiosi intorno al tema del lavoro a maglia. Grazie alla nascita dei Knit Café i knitters hanno allacciato nuove relazioni, iniziato a lavorare con le proprie mani, realizzato piccoli e grandi progetti, e soprattutto partecipato alla realizzazione di un grande lavoro, il Family Dress, un abito composto da tanti vestiti saldati tra loro e realizzati con piccoli pezzi tutti diversi per forma, materiale, tecnica di lavoro, colore, assemblati da do-knit-yourself insieme a studenti, artisti e persone di buona volontà. Il Family Dress nato lo scorso anno con il contributo degli ascoltatori di “Pinocchio” - con La Pina e Diego - di Radio Deejay, è diventato simbolo del Knitting Made in Italy. Da qui è emersa l’idea di fare una riflessione più ampia in cui arte, design e creatività di massa trovassero per la prima volta un punto di incontro.
Performance, fotografie, installazioni e video di circa 30 artisti, tra i quali Claudia Losi, Janet Echelman, Nathalie Du Pasquier, Patricia Waller, Freddie Robins, Anne Wilson, e oggetti di oltre 20 designer, tra i quali i fratelli Campana, Tom Dixon, Marcel Wanders, Patricia Urquiola, Tokujin Yoshioka, dialogano all’interno di un allestimento leggero e trasparente progettato da Dante Donegani e Giovanni Lauda.
WORKSHOP Lo spazio dedicato ai workshop è importante quanto l’esposizione delle opere; l’altra faccia in questione, il diritto o il rovescio – seconda di come lo si vuole vedere - della passione per il lavoro con il filo. Un laboratorio sempre aperto, con appuntamenti più strutturati con momenti di incontro per tutti quelli e quelle che hanno voglia di mostrare i propri lavori, proporre tecniche di lavorazione particolare, o semplicemente ritrovasi con le persone con cui hanno condiviso la realizzazione di ricami, calze, sciarpe ecc., raccontare la propria esperienza. Lies, lies, lies,(bugie, bugie, bugie) a cura di Emily Hermant. Laboratorio di interazione tra internet e ricamo sul tema delle bugie, che trasformano e abbelliscono la realtà come il ricamo abbellisce il tessuto. Grammatica di base dei punti d’amore, Workshop in cinque laboratori a cura di Giusy e Giuliano Marelli con la collaborazione di Grignasco Knits.
Corso base di maglia sui punti delle isole Aran seguendo le tecniche di realizzazione
originali, con la decodificazione dei simboli e dei messaggi espressi da ciascun disegno.
Il sogno sul cuscino, laboratorio di ricamo a cura di Andrea Acquani e Giovanni De
Francesco.
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