REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno VII n° 3 MARZO 2011 - TERZA PAGINA |
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La gerarchia di mezzo non guarda il principio di tutte le cose in Dio stesso, bensì nella molteplicità delle cause. È chiamata a partecipare alla realizzazione del progetto divino osservando e offrendo amore, e a trasmettere i progetti della saggezza eterna degli angeli della gerarchia successiva, i quali vegliano sul mondo terreno. La terza gerarchia confina con il nostro universo temporale e materiale. A essa appartengono quegli organi esecutori che trasmettono la volontà di Dio alle creature loro affidate.
Secondo coro: i cherubini. Hanno la capacità di vedere e riconoscere Dio e di trasmettere la saggezza. Sono dunque i diffusori del sapere. Mentre i serafini sono gli esseri «dalle molte ali», i cherubini sono quelli «dai molti occhi», perché guardano direttamente Dio, il principio primo di tutto il sapere. Terzo coro: i troni. Quanto a loro conosciamo soltanto il nome ebraico ophanim. Si potrebbe pensare al riflesso della giustizia divina che si esprime nell’immagine del trono reale. Portano così all’uomo la giustizia di Dio. Quarto coro: le dominazioni (gr. kyriotetes, lat. dominationes). Regolano i compiti delle categorie di angeli inferiori. Non fanno ancora parte degli angeli propriamente al servizio, ma prendono in consegna i progetti divini sotto autonoma direzione come un costruttore edile i progetti dell’architetto, senza mettervi mano.
Sesto coro: le potestà (gr. exusiai, lat. potestates). Sono colme di energia dinamica e fanno sì che i progetti della divina Provvidenza si attuino senza ostacoli. Attraverso il loro coraggio incrollabile in tutto ciò che fanno dimostrano anche la grandezza di Dio, fonte di tutte le energie. Secondo Dionigiè grazie alla loro resistenza se il mondo non cade in mano ai demoni.
Ottavo coro: gli arcangeli (gr. archangeloi, lat. arcangeli). Secondo Dionigi sono i messaggeri che trasmettono le decisioni divine. Sono considerati i più importanti intermediari fra Dio e gli uomini responsabili del bene di molti. Nono coro: gli angeli (gr. angeloi, lat. angeli). Sono i più vicini agli uomini e infondono a ogni singolo individuo, nobile o umile che sia, illuminazione e saggezza. Insieme agli arcangeli sono i custodi di tutte le cose fisiche. da H. KRAUS, “Angeli. Tradizione, immagine, significato”, Einaudi, Torino 2003
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